La comodità ci spinge in un vortice tecnologico dal quale diventa quasi impossibile uscire.

Tendiamo infatti ad accettare in maniera acritica e superficiale ciò che il mercato propone. Quello che appare comodo, poi, diventa col tempo accettato e acquisito come abitudine.

Purtroppo il nostro cervello non percepisce e non reagisce spontaneamente ad un pericolo protratto nel tempo. Nemmeno un NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE aiuta un fumatore a rinunciare alle sigarette.

Di seguito riportiamo alcuni esempi che meglio chiariscono il Principio di Precauzione stabilito dall’ASSEMBLEA PARLAMENTARE CONSIGLIO D’EUROPA (risoluzione 1815 del 2011) e gli studi sugli effetti dei campi magnetici ed elettromagnetici sull’organismo umano (www.bionitiative.org).

Collegamento ad internet: cavo o wifi?

Ecco un breve video che vi suggerisce la migliore soluzione per tutelarvi dalle radiazioni elettromagnetiche artificiali, sulla base del “principio di precauzione“.

Portatile con telefono vicino

Cosa succede quando teniamo il telefonino vicino al nostro portatile?

Emissioni di un primo telefonino

Ecco i valori di emissione di un primo telefono. I valori di riferimento di soglia sono quelli espressi dalla Risoluzione Europea 1815 del 2011

Emissioni di un secondo telefonino

Ecco i valori di emissione di un primo telefono. I valori di riferimento di soglia sono quelli espressi dalla Risoluzione Europea 1815 del 2011

Usi gli auricolari bluetooth? Ecco a che valori di radiazioni potresti essere esposto!

Il valore di 1 mW/m2 corrisponde a 0,614 V/m, ma i picchi arrivano anche a 20 mW/m2 che equivalgono a 2,7 V/m.
Considerate che tra l’auricolare e il rilevatore ci sono almeno 10 cm, quando invece l’auricolare è a un solo cm dal cervello, i valori sono molto più elevati.

Vedi i valori di riferimento in questa pagina.

 

Usi il telefono cordless?

Il telefono cordless è stato ben accolto nelle nostre case per la sua praticità, potendolo portare in qualsiasi punto di un edificio senza l’ingombro dei cavi.
Con lui abbiamo smesso di fare le corse che si facevano quando avevamo un telefono fisso e sentivamo squillare.
Tecnologicamente, per arrivare a questo, si è divisa la parte fissa con quella mobile. Le due parti comunicano tra loro tramite onde elettromagnetiche chiamate microonde (standard DECT: 1,9 GHz).
Nel video, il rumore che si sente in sottofondo, prima di collegare la base del cordless con l’impianto elettrico, è l’emissione elettromagnetica del cordless del vicino.
Il valore di 1 mW/m2 corrisponde a 0,614 V/m, ma i picchi vanno oltre i 200 mW/m2 che equivalgono a più di 8 V/m.

 

Viaggio tecnologico con un’auto elettrica

Ecco l’esperienza di un viaggio in un’auto completamente elettrica e un corredo personale e professionale: uno smartphone personale, uno smartphone aziendale, un tablet

Diciamo che è una simulazione di un viaggio di lavoro, dove i telefoni sono stati posti nel tunnel centrale dell’auto e il tablet nel sedile a fianco. I dispositivi avevano attivi i servizi di telefonia, dati, wifi. L’unico escluso volontariamente è stato il Bluetooth, quindi nessun collegamento con l’impianto dell’auto. I telefoni così configurati non sono stati usati, quindi non sono state fatte o ricevute telefonate. Sono pervenuti messaggi con App come Whatsupp e Telegram. Ovviamente il traffico telefonico incrementa i valori di emissione delle onde elettromagnetiche.
Lo strumento ha fatto una lettura ogni secondo. Ecco il report:

  • Il tempo di esposizione complessivo (durata del viaggio del guidatore) è stato di 174 minuti, pari a 2 ore e 54 minuti.
  • Se prendiamo come riferimento i limiti di legge basati sul “Principio di Attenzione” (DPCM del 08.07.2003) pari a 6 V/m, il tempo di esposizione è stato di 3,05 minuti.
  • Allo stesso modo se facciamo riferimento al “Principio di Precauzione” pari a 0,6 V/m (Risoluzione Europea 185 del 2011), il tempo di esposizione è stato di 164 minuti pari a 2 ore e 44 minuti.
  • Se l’Italia applicasse il valore legale di 61 V/m suggerito dall’Europa, in questa esperienza non ci sarebbe stata esposizione illegale.
  • Il valore medio dell’intensità della Radio Frequenza RF nelle 2 ore e 44 minuti è stato di 1,8 V/m.

Ecco un’analisi ancor più dettagliata:

  • Tempo di esposizione a campi RF compresi tra 1-2 V/m: 92,82 minuti
  • Tempo di esposizione a campi RF compresi tra 2-3 V/m: 13,38 minuti
  • Tempo di esposizione a campi RF compresi tra 3-4 V/m: 6,73 minuti
  • Tempo di esposizione a campi RF compresi tra 4-5 V/m: 3,2 minuti
  • Tempo di esposizione a campi RF compresi tra 5-6 V/m: 3,18 minuti

Ognuno scelga la propria scala di riferimento.

    E’ chiaro che non possiamo fare a meno di questi strumenti, ma abbiamo capito che possiamo cambiare le nostre abitudini e rendere vivibili queste condizioni “tossiche”.